• Apr 4, 2018

Abusivismo e normativa ENAC sui droni

Nonostante i droni possano sembrare costosi giocattoli volanti, e chi li guida un semplice hobbista che si diverte a pilotarli nel tempo libero, nel mondo professionale assumono criteri di valutazione totalmente diversi: per la legge sono infatti considerati aeromobili (e quasi sempre per una buona ragione).

Intorno al “far volare un drone” ruotano infatti numerosi aspetti spesso sconosciuti a chi non fosse avvezzo a questo nuovo e curioso impiego, e magari è proprio un committente che incarica il dronista per fare qualche foto o ripresa dall’alto. Da fuori può sembrare un lavoretto sbrigativo e tutto sommato banale, ma per chi ne fa una professione è una questione molto seria, tanto da essere regolamentata dall’aviazione civile (ENAC) per garantire l’utilizzo di questi mezzi in piena sicurezza e consapevolezza.

Un pilota di droni professionista deve infatti ottenere un attestato di volo per poter praticare tale attività, e per averlo deve svolgere con successo un iter teorico-pratico presso una scuola di volo autorizzata da ENAC. Ci sono vari livelli di attestato che è possibile ottenere, e il più funzionale consente di operare in praticamente tutti gli scenari di lavoro, anche quelli così detti “critici”.

Un buon pilota di questi mezzi è inoltre tenuto a saper interpretare le mappe aeronautiche per assicurarsi che i luoghi dove andrà a volare saranno liberi da restrizioni e, nel caso ce ne fossero, deve sapere come richiedere un’autorizzazione speciale all’ENAC. Per lavorare avrà bisogno anche di un certificato medico aeronautico che ne attesta l’idoneità fisica e ogni suo drone dovrà essere assicurato. Per ogni operazione deve inoltre effettuare un piano di volo per assicurarsi che non vi siano rischi (specialmente quando sono coinvolti gruppi di persone) e tenere uno storico dei propri voli sull’apposito registro (detto anche logbook). In questo ambito viene inoltre distinto il ruolo di pilota e quello di operatore. Senza addentrarsi troppo nei tecnicismi, è importante sottolineare che qualificarsi anche come operatore dà un valore aggiunto al grado di pilota e permette una conoscenza ancora più approfondita e versatile del mestiere.

Chi opera senza le carte in regola in questo settore viene considerato dalla legge come un pilota abusivo, come se stesse a tutti gli effetti guidando un aereo da turismo senza patente di volo, ed è soggetto alle medesime sanzioni e provvedimenti penali. Basti pensare che un drone di dimensioni medio-grandi (8 kg di peso, 1 metro di diametro) può facilmente causare danni non dissimili da quelli di un elicottero monoposto o un piccolo aereo pilotati senza idoneità o con conoscenze da semplice amatore. I droni stessi sono infine velivoli altamente tecnologici che necessitano di uno studio, una praticità nell’utilizzo e una manutenzione fondamentali al garantire la sicurezza e la buona riuscita dell’intervento, nonché la soddisfazione del committente.
Insomma, il “far volare un drone” si è guadagnato ormai il diritto di essere considerato un lavoro a 360 gradi, che in futuro si espanderà in molte più applicazioni e necessiterà quindi di professionisti sempre più specializzati.

Link utili:

Regolamento ENAC SAPR “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto”
Elenco o lista operatori droni SAPR con certificazione
Scuole di volo droni e centri addestramento APR
Domande frequenti sul mondo professionale dei droni